GIORGIO TOTOLA

Autore, attore e regista, Giorgio Totola è stato attivo ed infaticabile operatore culturale nel mondo del teatro di base nazionale. La sua grande aspirazione è stata quella di cambiare il volto del teatro amatoriale, valorizzandolo e modernizzandolo, affinché uscisse dal ghetto dopolavoristico nel quale spesso era relegato.

Negli anni ’60 le formazioni teatrali erano attività, se pur volenterose che si esibivano per parenti e amici nei teatrini parrocchiali. Giorgio cominciò a parlare di dizione, della necessità di studiare ed affinare la tecnica della recitazione, di porsi costantemente dei problemi.
Fu il primo a teorizzare sul teatro nel momento stesso in cui lo metteva in pratica, fu il primo a imporre l’idea concreta di dover dare al lavoro dell’attore la dignità di un’autentica professione. Perciò puntava soprattutto sulla formazione dell’attore frequentando ed istituendo corsi di teatro tenuti da maestri qualificati. La sua vita è stata caratterizzata da una sete insaziabile di scoperta, un bisogno di andare sempre avanti, che hanno fatto di lui uno straordinario scopritore e instancabile indagatore dell’arte teatrale. Si dovevano conoscere i grandi maestri del teatro Grotowski, Barba, la Commedia dell’Arte, Copeau.
L’attore doveva munirsi di un bagaglio di esperienze, esercitazioni e tecniche.

La sua dote più grande come regista, fu la sua capacità di istruire gli attori con la sua arte di interprete. Era capace di fare spettacolo anche solo con un fascio di luce. Fu il primo anche nell’uso della musica e delle fonti luminose sulla scena.
Ha spronato sempre le compagnie a raggiungere il massimo della qualità e a fare scelte drammaturgiche coraggiose, in modo che accanto ai grandi autori noti, affrontassero anche autori italiani sconosciuti.

Ha vinto numerose volte i Festival di Pesaro, Macerata, Gorizia, Rovereto, Mantova, Trento, Milano. Ha rappresentato l’Italia in Germania, Francia e Svizzera.

Un percorso che è stato alla base del processo di formazione di varie realtà veronesi ed è continuato fino ad oggi trasmettendo i suoi insegnamenti nella Compagnia Giorgio Totola con la moglie Lina e i figli Carla e Stefano, nonché nelle Associazioni Culturali “Punto in movimento” diretto dal figlio Roberto e Marina Furlani, “Mamadanzateatro” diretto dal figlio Massimo e Maria Gardoni.
Ebbe l’occasione di entrare a far parte del mondo professionista con la compagnia di Franco Enriquez e al Teatro stabile di Bolzano come regista. Ma non volle abbandonare mai la sua Verona che amava tanto.