I PETTEGOLEZZI DELLE DONNE

di CARLO GOLDONI

regia di Tommaso De Berti

 

“Anche in questa commedia dovrò ripetere  quello che ho detto delle altre quattro. A chi intende la lingua nostra, farà un effetto,a chi non la capisce , ne farà un altro”.

Carlo Goldoni

 

Alcuni studi ipotizzano che il pettegolezzo , all’interno di una comunità ristretta, abbia la capacità di preservare e di stabilizzare l’equilibrio e le dinamiche della comunità stessa, che serva per mantenere pacifica la convivenza dei suoi membri; sapere chi sono gli altri, quali siano i loro vizi e le loro virtù , pare che aiuti a prevenire i conflitti.

Goldoni,nella prefazione del testo, scrive che la lingua è importante per entrare a pieno nella commedia ,per capirne a fondo la narrazione, l’intreccio che si sviluppa da una chiacchiera e le sue logiche conseguenze. Il pettegolezzo coinvolge tutte e tutti , dalla più umile sartina alla più nobile dama, passando attraverso la povera Checchina che si trova suo malgrado coinvolta in un turbinio di malintesi e maldicenze, ma anche e soprattutto grazie alla sua caparbietà ed alla sua sfrontatezza, riuscirà a riavvolgere il filo della chiacchiera fino ad arrivare alla sua radice, salvo poi cadere vittima di un’ulteriore maldicenza.

Il pettegolezzo trova spazio nella noia, nella quotidianità di una vita vuota, dove le ore trascorrono monotone e l’unica novità è il matrimonio di Checchina, occasione ghiotta per scatenare le invidie, le gelosie e la voglia di rivalsa delle altre femmine.

Spettacolo dinamico e divertente.